PRANZO AL SACCO E FARNESINA VERDE
Dopo i quotidiani disagi causati dall’inadeguatezza dei locali mensa rispetto al volume dell’utenza, già più volte denunciati da FLP nel corso dei mesi scorsi, da qualche tempo ci troviamo di fronte ad una situazione nuova ma, ahimè, non meno disagevole.
Come tutti sapranno, in conseguenza dei lavori nei locali mensa, adesso viene fornito ai lavoratori un “pranzo al sacco”, che riporta alla mente immagini fantozziane: “Per cinquantamila lire comperò nell’ordine: una forchettina di plastica, un coltellino di plastica, stuzzicadenti di plastica, un bicchierino di plastica, un’ala di pollo… di plastica …!… e una mela bacata”
Rispetto a quanto ci viene somministrato, ci chiediamo quanto segue:
– La qualità, la quantità e la varietà del contenuto dei “sacchetti” corrisponde davvero al valore che il MAECI paga alla Ditta erogatrice del servizio? A nostro giudizio, a prima vista no.
– Quanto, dell’imballo di questi sacchetti, è composto di materiali compostabili? A noi sembra gran parte plastica, ma auspichiamo di essere smentiti …
Le su descritte ultime novità della mensa sono l’ennesima conferma di un’Amministrazione che predica bene e razzola male. Che da una parte si fregia del titolo di “Farnesina verde” perché promuove il “car pooling” (e quanti sarebbero quelli che nei fatti se ne servono?), ma nei fatti inquinerebbe quotidianamente con centinaia di imballi in plastica in cui sono avvolti i nostri pasti.
Che a parole si dichiara favorevole al lavoro agile (che, ricordiamolo, è di fatto la misura più efficace per ridurre le emissioni nelle grandi città), ma nei fatti non fa nulla per promuoverlo: presentandosi agli incontri con i sindacati a mani vuote a distanza di un mese dalla scadenza degli accordi vigenti.
Chiediamo per l’ennesima volta: cosa vuole fare l’Amministrazione? Il tempo è scaduto, e con esso la pazienza.
Per quesiti, informazioni e segnalazioni anche in materia di lavoro agile, non esitate a contattarci a: sindacato.flp@esteri.it.
La Segreteria
Roma, 10/01/2024
