PIAO: questo sconosciuto

Sin dalla sua introduzione per via legislativa, la FLP Affari Esteri ha più volte richiesto, sia in via informale che per le vie ufficiali, che l’Amministrazione rendesse partecipi le OO.SS. nel processo di redazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione – PIAO, non ricevendo mai riscontro. Il PIAO, nella roboante descrizione contenuta sul sito della Funzione Pubblica, rappresenta “un disegno organico e integrato della strategia di ciascun ente” e “un altro passo nella direzione di garantire alla PA efficienza, efficacia, produttività e misurazione della performance”. Pur essendo alquanto scettici rispetto agli effetti positivi che l’introduzione del PIAO avrà sulla PA, giudicandolo bensì l’ennesimo strumento che aggraverà l’ingessamento e l’immobilismo delle Amministrazioni, in considerazione della sua indubbia importanza riteniamo che le OO.SS. debbano poter concorrere nell’elaborazione dello stesso.
A fronte del costante silenzio, con ultima comunicazione ci si è trovati costretti a ricordare all’Amministrazione che sentire le OO.SS. nel processo di redazione del Piano Organizzativo per il Lavoro Agile – POLA (che è diventato adesso una sottosezione del PIAO, in ossequio alla sempre lodata e mai attuata semplificazione amministrativa) è un obbligo di legge, come prescritto dall’art. 14 comma 1 della L. 124/2015.
Ciò significa che l’Amministrazione non può semplicemente presentare alle OO.SS. un testo già fatto e non modificabile, bensì le deve coinvolgere in fase di redazione, perlomeno per la parte relativa all’attuazione del lavoro agile (su cui verte, appunto, il POLA). Pur rendendoci conto che la confusione alimentata dalla fantasia del precedente Ministero della Pubblica Amministrazione ha portato a un affastellarsi di normativa pleonastica e a volte contraddittoria, in un’ottica dirigista, che ha portato inevitabilmente a ritardi e conseguentemente alle innumerevoli proroghe all’approvazione del PIAO, non possiamo lasciare che l’Amministrazione utilizzi questo pretesto per marginalizzare il ruolo delle OO.SS. nella redazione di quello che è definito come “documento unico di programmazione e governance”.
Poiché si è ormai a ridosso della scadenza per la finalizzazione del PIAO, fissata alla fine di questo mese, e conseguentemente essendo pessimisti rispetto alla possibilità di esser convocati per tempo, abbiamo deciso di indirizzare all’Amministrazione questa lettera in forma pubblica, con una serie di proposte da includere perlomeno all’interno del POLA, il quale, come detto, è la parte del PIAO relativa all’organizzazione del lavoro agile. Di seguito i punti che riteniamo debbano essere inclusi nel POLA.

– Mappatura delle attività remotizzabili e delle percentuali di lavoro agile in tutti gli uffici del MAECI, per mezzo di survey richiesta ai Responsabili, che sarà oggetto di una relazione da presentare in anteprima alle OO.SS. entro settembre 2023;

– Inserimento di specifiche sezioni relative all’impatto dell’attuazione del lavoro agile in Farnesina sulla mobilità interna ed esterna (sezione a cura del “mobility manager”) e sulle necessità delle persone con disabilità (non solo limitatamente al personale c.d. “fragile”), anche in considerazione della recente creazione della figura del Consigliere Diplomatico del Ministero per le Disabilità;

– Previsione di tavoli di aggiornamento sul livello di attuazione del lavoro agile da svolgersi trimestralmente, cui parteciperanno, oltre a DGRI: il CUG, il “mobility manager”, il Consigliere Diplomatico del Ministro per le Disabilità, le OO.SS.;

– Revisione delle procedure relative alla stipula dell’accordo e soprattutto all’autorizzazione dell’istanza dell’interessato: nello specifico, i Responsabili devono emanare un parere motivato a fronte di eventuale rigetto parziale o totale dell’istanza, e l’interessato può richiedere un secondo parere al superiore gerarchico del proprio Responsabile;

– Passaggio dal computo settimanale a uno mensile della prevalenza dello svolgimento delle attività lavorative in presenza, o in alternativa fissazione di un limite generale di 10 giorni/mese;

– Revisione delle procedure di attribuzione dei pc portatili: la stipula dell’accordo e la richiesta di laptop devono necessariamente andare di pari passo, e la mancanza di laptop non può esser addotta dal Responsabile come valida motivazione per il rigetto dell’istanza di lavoro agile dell’interessato;

– Piano di svecchiamento delle apparecchiature informatiche, con avvio del programma di installazione delle docking station negli uffici, e piano di acquisto di pc portatili tale da poter coprire interamente il nuovo organico della Farnesina a seguito delle ultime assunzioni.

Chiediamo per l’ultima volta all’Amministrazione di voler immediatamente convocare le OO.SS. affinché esse possano prendere visione delle ultime bozze di PIAO, e che venga chiesto il loro parere e contributo per la stesura del testo finale.

Roma, 15 marzo 2023

LA SEGRETERIA