PIAO e POLA: sul lavoro agile, il muro di gomma

FLP aveva denunciato da subito e a livello nazionale come il PIAO – Piano Integrato di Attività e Organizzazione, introdotto da Brunetta con DM 30 giugno 2022, n. 32, nel disciplinare minuziosamente materie che dovevano essere, ai sensi del CCNL, specificatamente oggetto di confronto, fosse più un mezzo con cui ridimensionare di fatto la contrattazione integrativa, anziché uno strumento di semplificazione ed efficientamento della P.A.
La dimostrazione di quanto segnalato da FLP è oggi sotto gli occhi di tutti, con le Amministrazioni, incluso il MAECI, che sono andate dritte per la loro strada con la pubblicazione dei rispettivi PIAO, senza il coinvolgimento delle OO.SS., nonostante questa FLP Affari Esteri avesse da mesi richiesto l’apertura di un tavolo di confronto.
Il 21 marzo scorso l’Amministrazione infine convocava in fretta e furia le OO.SS. ad una riunione sulla redazione del solo POLA – il Piano Organizzativo per il Lavoro Agile, solo dopo che questa FLP Affari Esteri aveva ricordato per le vie ufficiali che sentire le OO.SS. al riguardo è un obbligo di legge.
Durante la riunione ci veniva presentata una bozza di documento di 18 pagine incentrato, come siamo abituati, sull’autoincensamento per quanto già fatto, e privo di concretezza, programmatica o organizzativa che dir si voglia.
Decidevamo di presentare nel corso della riunione due semplici pagine di punti in cui venivano indicate una serie di criticità, nonché avanzate proposte per rendere il POLA uno strumento concretamente operativo, in vista di un miglioramento nell’efficienza e nell’efficacia dell’applicazione del lavoro agile nel MAECI. Alleghiamo qui tale documento, a testimonianza e a titolo informativo.
Apprezzando a parole i nostri spunti di riflessione, l’Amministrazione ha poi proceduto con la pubblicazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione per il triennio 2023-2025, e dei relativi allegati, tra cui il famigerato POLA (di seguito il link: PIAO 2023-2025 – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).
Ebbene, al suddetto link potete trovare tale “capolavoro”, che ad una rapida occhiata risulta essere pressoché identico alla citata bozza, fatti salvi alcuni riferimenti ad un corso di formazione per dirigenti in materia di lavoro agile inserito in extremis, ed all’inclusione di ulteriori statistiche aggiornate al 2020, in un contesto normativo e sociale ormai del tutto obsoleto. Se possibile, rispetto alla bozza presentata, quest’ultima versione fornisce ancora meno elementi concreti, essendo anche scomparsa la percentuale di personale delle aree funzionali in servizio presso l’Amministrazione centrale che aveva sottoscritto un accordo individuale di lavoro agile al 28 febbraio 2023 (a mero titolo informativo, era il 50,5%, per quanto detto dato non avesse, ancora, nessun tipo di valenza a livello operativo, in quanto senza riferimento alcuno a dati distinti per CdR o per media di numero di giorni autorizzati per ciascun accordo).
Di fronte allo stato vegetativo di un’Amministrazione che non ha la volontà o non è in grado (o entrambe le cose) neanche di prendere spunto da proposte che, abbiamo l’arroganza di credere, sono di semplice lettura e sono basate su un approccio basato su concretezza e problem-solving, e che preferisce trasmettere alla Funzione Pubblica e pubblicare sul sito istituzionale un siffatto documento, ci troviamo costretti a cambiare strategia.
Questa FLP Affari Esteri non rinuncerà a contribuire, per quanto in nostro potere e nelle nostre facoltà, al benessere dei Lavoratori ed al miglior funzionamento dell’Amministrazione, due obiettivi che crediamo vadano necessariamente di pari passo.
Per questo, a fronte dell’immobilismo o di decisioni che riteniamo sbagliate da parte dell’Amministrazione, continueremo a rispondere non solo con la mera critica, ma con controproposte concrete e fattive.
Tali proposte, tuttavia, saranno d’ora in avanti trasmesse all’Amministrazione per le vie ufficiali e contestualmente rese pubbliche per mezzo dei nostri volantini, affinché tutti possano mettere a confronto quanto fatto dall’Amministrazione, e quanto da noi proposto.
In quest’occasione, in risposta alla vacuità del POLA del MAECI, abbiamo elaborato una bozza di accordo per la disciplina del lavoro agile nella sede centrale, che prevede, tra le altre cose, il superamento del computo su base settimanale della prevalenza in presenza, un tetto massimo di dieci giorni di lavoro agile al mese ed il riconoscimento al buono pasto per chi svolge la propria prestazione in modalità agile (a quest’ultimo riguardo, la Funzione Pubblica si è recentemente espressa a favore della possibilità di concedere i buoni pasto al personale che svolge lavoro a distanza, cfr. DFP n. 47621-P-10/06/2022, pubblicato il 23/12/2022).
Ci aspettiamo che detta bozza sia oggetto di negoziato tra l’Amministrazione e le OO.SS. in occasione degli incontri per la contrattazione integrativa, al fine di mettere ordine nella materia e limitare quell’approccio “caso per caso” che piace tanto all’Amministrazione e che invece noi riteniamo essere, oltre che poco serio, del tutto controproducente sia in termini di efficienza che in termini di parità di trattamento dei lavoratori.
Tale bozza viene qui allegata e contestualmente viene presentata all’Amministrazione per le vie ufficiali.

Seguiranno prossimamente nuove analisi delle varie sezioni del PIAO, e relative controproposte.

La Segreteria

Roma, 05/04/2023