LEGGE 104/92 PER IL PERSONALE IN SERVIZIO ALL’ESTERO, LE SENTENZE PARLANO CHIARO E VANNO RISPETTATE, MA L’AMMINISTRAZIONE FA SPALLUCCE
Molti colleghi ci scrivono e chiedono aggiornamenti sulla questione del pagamento ISE ai fruitori dei permessi ex L.104/92 in servizio all’estero.
Come noto la lunga e impegnativa battaglia portata avanti dalla FLP ESTERI in merito alla applicabilità della Legge 104/92 in favore del personale in servizio presso la rete estera, ha trovato accoglimento sia del Tribunale di Roma sia della Corte di Appello di Roma con il riconoscimento del diritto del dipendente MAECI ex art. 183, co. 1, lett. a), DPR 18/67 a percepire l’ISE per i periodi di assenza dal servizio fruiti (e da fruire) a titolo di permesso ex L. 104/92, con conseguente condanna del Ministero.
Il Ministero sosteneva che, ai sensi dell’art. 183, co. 1, lett. b, DPR 18/67, l’ISE durante tali assenze dovesse essere sospesa mentre al contrario è stata accolta la tesi relativa alla spettanza di detta indennità ai sensi dell’art. 183, co. 1, lett. a, DPR 18/67 cit.).
Purtroppo a tutt’oggi il MAECI continua ad ignorare l’esistenza e la portata delle sentenze, ponendo resistenza al riconoscimento di tale diritto per i colleghi in servizio all’estero.
Il Ministero, ad eccezione del soggetto che ha promosso in passato i giudizi con positivi risultati, continua a decurtare l’ISE per i giorni di permesso L. 104/92 agli altri dipendenti, costringendoli ad agire in giudizio per lo stesso motivo (allo stato attuale alcuni procedimenti sono ancora pendenti). A quanto è dato sapere, l’Amministrazione continua a sostenere la propria interpretazione arbitraria sulla base di un parere dell’Avvocatura dello Stato precedente alle sentenze.
Alla luce di quanto deciso dagli organi della Giustizia, infatti, tali decisioni possono essere senz’altro appellate tramite il ricorso al giudice sulla base del precedente in parola. FLP Esteri resta a disposizione per ogni suggerimento sulla tutela legale in caso si renda necessario il ricorso per ottenere il rispetto della normativa vigente.
Roma, 9 giugno 2025
LA SEGRETERIA