LAVORO AGILE: LE NOVITA’ PREVISTE NEL NUOVO CCNL
Il ritorno del mai compianto Renato Brunetta al Ministero della Pubblica Amministrazione nel precedente governo sancì uno stop improvviso alla diffusione del lavoro agile nel settore pubblico, ed anzi un suo deciso arretramento: le battutine sui dipendenti sfaccendati cui ci aveva abituato andarono di pari passo ad interventi legislativi che misero paletti irrazionali all’utilizzo di tale modalità di lavoro nella PA, primo tra tutti l’inserimento del cosiddetto principio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza, tanto indefinito quanto illogico. Principio illogico nella misura in cui il lavoro svolto in assetto agile e quello svolto in presenza sono da considerarsi equiparati, per legge e per logica, appunto, mentre detto principio sembra sottintendere una preferenza attribuita al lavoro in presenza rispetto al lavoro agile.
Principio indefinito, ove il dettato legislativo non definiva in nessun modo quali dovessero essere i criteri di calcolo di detta prevalenza. Per cui ad oggi si potrebbe legittimamente ipotizzare, ad esempio, l’esistenza di un accordo individuale in cui un lavoratore svolgesse le proprie mansioni in assetto agile per dieci anni consecutivi, ed in presenza per i successivi dieci.
La nostra Amministrazione a suo tempo non si smentì, e scelse la strada più conservativa possibile, ovverosia il calcolo della prevalenza del lavoro in presenza su base settimanale. Modalità che contestammo da subito, e che continuiamo a contestare, ritenendo un calcolo su base mensile, o forfettario per dieci giorni/mese (come avviene al MEF) più favorevole al lavoratore, nonché coincidente con le funzioni di controllo del Responsabile, il quale infatti approva i tabulati mensili, e non settimanali, dei propri collaboratori.
Adesso, nella nuova bozza di CCNL Funzioni Centrali, è stato preannunciato un superamento dello stesso principio della prevalenza in presenza, perlomeno per quanto riguarda alcune categorie di lavoratori, ovverosia i fragili ed i genitori di figli minori di 14 anni, in coerenza con quanto già indicato dalla Direttiva della Funzione Pubblica del 29 dicembre 2023, la quale statuiva “la necessità di garantire, ai lavoratori che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza” (nostro sottolineato – ndr).
Queste novità rappresentano di certo un nuovo passo verso la normalizzazione del lavoro agile all’interno della PA ed il superamento dei pregiudizi che tuttora permangono riguardo tale modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, soprattutto, ovviamente, tra i dirigenti. E speriamo che premettano nel prossimo futuro ad una cancellazione definitiva della necessità della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza, per tutti.
Auspicheremmo (ma non osiamo sperarci, ed il condizionale è purtroppo d’obbligo) che il MAECI, a fronte dei progressi che si stanno compiendo a livello centrale, volesse per una volta prendere l’iniziativa, ed accogliere la nostra richiesta di modificare il testo degli attuali accordi individuali, passando dall’applicazione del principio della prevalenza in presenza su base settimanale al limite di 10 giorni al mese di lavoro agile.
Questo appare a maggior ragione necessario in un periodo in cui i locali della Farnesina sono soggetti a importanti interventi di ristrutturazione che inevitabilmente disturbano il lavoro di tutti con rumori ed odori molesti, considerato anche che gli spazi comuni, nei quali non è presente il condizionamento d’aria, arrivano a temperature insopportabili. Su queste criticità la FLP preannuncia una serie di quesiti al Servizio di Prevenzione e Protezione affinché il MAECI si assuma le proprie responsabilità verso i Lavoratori.
Ciò detto, ci siamo tuttavia abituati ad un MAECI che si muove solo al traino di interventi espressi del Legislatore o della Funzione Pubblica, e che, anche ove questi diano discrezionalità all’Amministrazione, cerca sempre di limitare al massimo di codificare e mettere nero su bianco, preferendo intervenire “caso per caso” (e un po’ … “a caso”).
Gradiremmo per una volta rimanere (piacevolmente) sorpresi.
Per quesiti, informazioni e segnalazioni anche in materia di lavoro agile, non esitate a contattarci a: sindacato.flp@esteri.it.
La Segreteria
Roma, 22/07/2024