LAVORO AGILE: ACCORDI IN SCADENZA
Il 21 dicembre l’Amministrazione ha convocato le OO.SS. per discutere dei “criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile”. L’ordine del giorno, nella sua fumosità, già di per sé lasciava interdetti, in quanto la priorità oggettiva adesso è di certo la modalità di rinnovo degli accordi individuali già in vigore, in scadenza al 31 gennaio 2024, sia essa rappresentata da una proroga degli stessi o dalla stipula di nuovi.
Ci si aspettava la presentazione delle nuove bozze di accordo o di eventuali addendum agli accordi, vista l’ormai prossima scadenza: nulla di pervenuto. Da quello che si è potuto capire, sembra che l’Amministrazione sia orientata per la soluzione più complicata, ovvero far firmare a tutti nuovi Accordi, ma sinceramente questo non è stato chiaro. Di cosa si è parlato, invece? Soprattutto di Formazione.
Formazione dei dirigenti nella gestione del lavoro agile, soprattutto……e ben venga (dando per acquisita la reale utilità dei relativi moduli, cosa affatto scontata se si guarda a quelli che ci vengono attualmente somministrati)! Ma in quanto a misure realmente operative che da un lato migliorino la flessibilità nell’utilizzo del lavoro agile e dall’altro limitino la discrezionalità dei capi, il bilancio è ancora fortemente insufficiente. Come moltissimi colleghi ben sanno, un gran numero di Direttori Generali, Dirigenti e Capi Ufficio (con un deleterio effetto “a pioggia acida” di cattivo esempio che proviene dai vertici) considerano ancora il lavoro agile come un favore o una concessione dall’alto, o nella migliore delle ipotesi come uno strumento assistenziale per i colleghi in situazioni personali e familiari complicate, anziché come una modalità di lavoro equivalente a quello svolto in presenza, come da dettato legislativo, e nessuna misura davvero efficace che li incoraggi a cambiare visione ed atteggiamento verrebbe introdotta. Allo stesso modo, si rileva come non sia stata annunciata nessuna novità sotto il profilo della maggiore flessibilità nell’interpretazione della brunettiana prevalenza in presenza, anzi la prevalenza del lavoro in presenza su base settimanale viene fermamente riconfermata dall’Amministrazione. Dall’Amministrazione verrebbe perlomeno introdotta un’importante novità, chiesta da FLP ormai da anni: quella dell’obbligo di motivare per iscritto il rigetto parziale o totale dell’istanza di lavoro agile. Ma vedremo come anche questo annuncio, in assenza della presentazione di proposte per iscritto, lasci il tempo che trova. Infine, seconda ed ultima tra le buone notizie: l’Amministrazione ha confermato l’acquisto di 1.200 laptop che dovrebbero essere già disponibili a partire da febbraio (con il precedente acquisto fummo favorevolmente stupiti dalle tempistiche, ma ci riserviamo di mantenere tutti i nostri dubbi circa stime così ottimistiche). A fronte delle posizioni espresse dall’Amministrazione, e nell’assenza, a poco più di un mese dalla scadenza degli accordi individuali, della presentazione di qualsiasi testo o bozza da sottoporre al previo vaglio delle OO.SS., la FLP ha nuovamente presentato in sede di riunione tutte le proposte fino ad oggi sottoposte all’Amministrazione e rimaste completamente inascoltate (nello specifico, le proposte fatte in sede di elaborazione del POLA a marzo 2023, e la bozza di accordo Amministrazione/OO.SS. per la disciplina del lavoro agile presentato ad aprile 2023, già consegnato nelle mani dei Ministri Tajani e Zangrillo, e poi affisso sulle bacheche di tutti i piani della Farnesina), nonché una bozza di addendum agli accordi individuali di prossima scadenza. Tutto questo materiale lo alleghiamo al presente volantino, e sintetizziamo di seguito, per l’ennesima volta, quelle che dovrebbero essere, a giudizio di FLP, le misure minime ed essenziali affinché il lavoro agile possa cominciare a diventare realmente strutturale all’interno del MAECI:
– Il passaggio dalla prevalenza in presenza su base settimanale, ad una computata su base mensile, o in alternativa alla fissazione di un massimo di dieci giorni di lavoro agile/mese.
– L’obbligo da parte del Responsabile di motivare per iscritto il rigetto parziale o totale dell’istanza di lavoro agile, con specifico riferimento ai fattori ostativi e alle attività non remotizzabili svolte dal Lavoratore, e l’appellabilità di detta decisione.
Senza l’adozione di queste due misure, L’Amministrazione dimostrerà per l’ennesima volta di essere favorevole al lavoro agile solo a parole, e di opporsi, in realtà, all’evoluzione del lavoro agile da una misura meramente premiale e sottoposta all’arbitrarietà ed al “buon cuore” del Responsabile, ad uno strumento di gestione del lavoro, che dovrebbe essere strutturato e codificato nell’interesse di tutti.
Quello che possiamo fare noi, con il vostro aiuto, è trarre vantaggio dalle seppur minime aperture dell’Amministrazione.
A questo proposito, con riferimento all’annuncio dell’obbligo di motivazione per iscritto dell’eventuale diniego dell’istanza di lavoro agile, è importante che voi colleghi non continuiate a negoziare con il vostro Responsabile compromessi insoddisfacenti. Presentate invece le istanze per le vie formali, e costringete i Capi a dirvi di no, per iscritto, motivando le loro decisioni sulla base di elementi oggettivi quali la non remotizzabilità delle attività da voi svolte. Sulla base di quel diniego, e della vostra successiva segnalazione potremo attivarci per le vie sindacali.
A quel punto, come già successo in tutti i casi da noi già affrontati, vedrete che una soluzione si troverà, ove ricorrano gli anzidetti presupposti oggettivi (la remotizzabilità delle attività da voi svolte).
Grazie a tutti per il vostro contributo a voler migliorare e modernizzare il MAECI.
Per quesiti, informazioni e segnalazioni anche in materia di lavoro agile, non esitate a contattarci a: sindacato.flp@esteri.it.
La Segreteria
Roma, 22 dicembre 2023