LA POLITICA DEL GAMBERO
Dopo gli annunci di nuove assunzioni nella terza area, pare saranno poco più di trecento, ma non si sa con quali caratteristiche, visto che ancora siamo agli antipodi nella contrattazione integrativa dei nuovi profili-famiglie, siamo al redde rationem sulla seconda fase delle progressioni economiche per le quali a giusta ragione tanti colleghi insoddisfatti dalla ultima procedura contavano per avere un modesto avanzamento carriera.
Ebbene pare che non ci siano abbastanza soldi, in poche parole solo pochissimi potranno forse ottenere l’agognata progressione tra quelli rimasti delusi nell’ultima tornata. Beh che dire…… apprezzabile lo sforzo della amministrazione con la recente tornata di assunzioni nella seconda area e le prospettive di nuovi concorsi per la terza (ah pare anche che si sarà qualche
posto da dirigente…bontà loro!) ma non può passare sotto silenzio che queste assunzioni rientrino in un trend generale della P.A. e sono state debitamente autorizzate (qualcuno dei piani alti ha detto che siamo in periodo di vacche grasse per le assunzioni), non costituiscono quindi una eccezione del solo MAECI, ma piuttosto vengono incontro parzialmente alla necessità di dover gioco forza riempire di nuovo gli organici falcidiati da sciagurate politiche di mancato turn- over e da una ondata di pensionamenti.
Tornando al Contratto Integrativo di Ministero attualmente in fase negoziale, purtroppo siamo alle solite con i tentativi di sdoganare nuovi (ma nati già vecchi) profili-famiglie per le aree funzionali del MAECI, senza fare un benché’ minimo accenno alle specificità dei ruoli dei nostri colleghi a Roma e all’estero, appiattendoli in figure professionali che potrebbero essere benissimo in servizio in qualunque amministrazione dello stato, svilendo le esperienze a le professionalità all’interno di contenitori vuoti e senza carattere! E questo impasse non giova certo nemmeno ai nuovi assunti -e a quelli che lo saranno- che si ritroveranno senza prospettive di miglioramento di carriera e rinchiusi in contenitori-profili asettici e intercambiabili, come pezzi tutti uguali di un puzzle senza soluzione. La FLP ESTERI, con la FEDERAZIONE FLP, lotterà fino alla fine per riconquistare quella specialità che era la nostra forza e la nostra unica garanzia al debordare sempre maggiore di un incontrollato dominio di una carriera su tutte le altre nel nostro piccolo micro-cosmo ministeriale. Ma veniamo a quel biscottino che era stato concesso in sede di CCNL, come contentino per la scandalosa vacuità delle figure professionali che sono uscite dalla contrattazione di comparto, avete capito bene, stiamo parlando della QUARTA AREA, si badi bene non di Quarto Stato, ma solo di una nuova area (ricordate la vecchia Vice-dirigenza? beh siamo più o meno lì come contenuti) che avrebbe dovuto finalmente rappresentare il realizzarsi del sogno di una petit carriere anche per il cd.restante personale non diplomatico.
Ebbene anche ci viene detto che non abbiamo pecunia, che per creare tot posti di Quarta Area dovremmo rinunciare al doppio di posti di Terza Area, altrimenti dove li troviamo i soldi?? La FLP
ESTERI una proposta per trovare fondi addizionali sul FRD (ex FUA) l’ha fatta, ma occorre l’impegno della Amministrazione per un provvedimento di legge ad hoc.
Dobbiamo però ricordare alla Amministrazione che i fondi non devono necessariamente essere presi dalla Terza Area, ma possono bellamente essere recuperati anche dall’area dei dirigenti,
sia amministrativi che diplomatici, ed è tutta lì la vexata quaestio. Funzione Pubblica opportunamente sollecitata, potrebbe tranquillamente affermare che per l’approvazione della pianta organica della Quarta Area, alcuni posti li prendiamo dalla Terza Area e altri dalla Dirigenza diplomatica. Tutto qua! E allora ci permettiamo di dare un suggerimento, visto che l’ultimo concorso diplomatico era per 50 posti, ma ne sono stati ricoperti solo 35, ecco dove trovare le risorse per almeno 20 posti di Quarta Area, che ne pensate? Ci sembra una buona soluzione
al quesito, vero? Intanto ISTITUIAMOLA subito questa Quarta Area, definiamola, disegniamone le competenze e le modalità di accesso. L’ideale sarebbero almeno 30 posti ex novo aggiuntivi e se il Ministero facesse la voce grossa, spiegando l’enorme carenza di organico, la Funzione Pubblica siamo certi che approverebbe i posti aggiuntivi così non ci sarebbe nessun pericolo per le altre aree. Il problema è che chiederlo rappresenta in una certa ottica un sacrificio, e per noi figli di un Dio minore non si fanno mai sacrifici, mentre per altri ……………… si fanno e come, senza se e senza ma!!! Così mentre “si parla di circa 50mila nuovi cittadini all’anno (nel 2022 sono stati 54500, ndr) solo presso i consolati italiani in Brasile mentre si stimano decine di milioni di potenziali aventi diritto” (spiega l’ufficio stampa della Farnesina), un sistema ormai al collasso non vuole intervenire con correttivi e giusti riconoscimenti giuridici ed economici al personale delle aree funzionali, spina dorsale della struttura consolare impegnato allo spasimo sulla rete estera.
Lasciamo a voi le amare conclusioni.
Roma 29.3.2023