FORMAZIONE: LEGGERE ATTENTAMENTE LE AVVERTENZE

Con messaggio prot. n. 21433 del 05/02/2025, l’Amministrazione ha comunicato (sic) l’ “Attuazione della nuova Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione in materia di valorizzazione delle persone attraverso la formazione”.
Attiriamo da subito l’attenzione sulla seguente frase contenuta nel testo del suddetto messaggio: “I corsi di lingua concorrono al raggiungimento dell’obiettivo delle 40 ore, ma devono essere preferibilmente integrati con altra materia oggetto di aggiornamento professionale”. L’affermazione è da un lato non corretta a livello puramente linguistico e dall’altro ambigua a livello concettuale. Chiariamo che non c’è alcun obbligo da parte dei colleghi che frequentano corsi di lingua, che superano ampiamente le 40 ore, di iscriversi ad altri corsi. Ciò che conta, in quella frase, è l’avverbio, e non il verbo (che, semmai, doveva essere al condizionale).
Ciò detto, il tono perentorio del testo del messaggio farebbe presagire un MAECI pronto all’azione, intento nel creare l’homo novus maecicus attraverso piani formativi dettagliati e all’avanguardia, destinati a forgiare e trasformare “diplomatici, dirigenti amministrativi, aree funzionali e impiegati a contratto” nei nuovi demiurghi del procedimento amministrativo.
Ovviamente la realtà è ben diversa. L’attuale offerta di cui al “catalogo formativo disponibile online all’indirizzo https://formazione.esteri.it/Pagine/Catalogo_oll.aspx” è carente in termini di specificità del MAECI. La stragrande maggioranza dei corsi disponibili sono quelli afferenti al Syllabus ed alla SNA. Per il MAECI, sono i corsi pre-posting a fare la parte del leone, e quelli destinati al personale a Roma si risolvono sostanzialmente in una serie di videolezioni cui assistere passivamente.
A tale proposito, è emblematico il fatto che tra le videolezioni dedicate alla gestione del personale, quelle dedicate al benessere organizzativo (15 minuti) e al lavoro agile (10 minuti -!!) non arrivino a mezz’ora di contenuti. Questa è l’attenzione che l’Amministrazione vuole che i propri Responsabili dedichino alla gestione del personale, al loro benessere ed allo strumento del lavoro agile, che ricordiamo essere citato decine di volte nella suddetta Direttiva del Ministro Zangrillo, la prima volta già a pagina 3 tra le materie oggetto di obbligo di formazione.
Come organizzazione sindacale che ha partecipato attivamente e da protagonista alla stesura della Dichiarazione congiunta sulla formazione, ci aspettiamo tanto da questa Amministrazione, e Messaggi che, con toni decisi e trionfalistici, sembrano scaricare sul personale tutti gli obblighi relativi alla formazione non possono nascondere tutto il lavoro che c’è ancora da fare sotto questo profilo, da parte dell’Amministrazione in primis.
Confermando quindi di aver prontamente segnalato quanto sopra all’Amministrazione, chiedendo di procedere con le opportune rettifiche e provvedimenti, in questa sede chiediamo a tutti di segnalarci eventuali criticità nella definizione del proprio “piano formativo individuale” in accordo con il proprio Responsabile, e, infine, cogliamo l’occasione per segnalare a tutti l’opportunità di compilare il questionario sul “rilevamento annuale del grado di benessere organizzativo”, presente sul portale miascrivania sotto il tab “modulistica”, che, chissà perché, non ci risulta essere stato divulgato dall’Amministrazione.

La Segreteria

Roma, 13/02/25