FIGLI ORDINARI E FIGLIASTRI

Giunge voce dal corridoio al piano terra (lato Olimpico…) di un’altra “marchesata del Grillo”, riguardante questa volta il rilascio dei passaporti ordinari ai dipendenti MAECI. Pare, infatti, che si sia instaurata ormai da tempo una strana, indisponente anomalia, secondo la quale la gestione degli appuntamenti debba svilupparsi su un doppio binario in virtu’ dell’appartenenza alla categoria degli “eletti-raccomandati”. Sul binario uno, che prevede una corsia preferenziale con solo qualche giorno di attesa al massimo, pare vengano “convogliati” diplomatici e dirigenti, coniuge e prole al seguito; invece sul secondo binario, quello a scartamento ridotto, con mesi e mesi di attesa, sono spediti tutti gli appartenenti alla voce “altro”. Ci auguriamo che tutto ciò non corrisponda al vero, ma piuttosto si tratti di singoli e giustificati casi di urgenza, ma in caso contrario e in vista della bella stagione – dove più che mai il servizio in questione dovrebbe essere assicurato a tutti in egual misura, visto l’avvicinarsi delle partenze- si spera che venga evitato alle aree funzionali di dover rimbalzare in giro per Roma per scovare qualche posto libero dell’ultima ora, in remote questure di periferia, mentre i soliti noti utilizzano l’ufficio passaporti come il giardino di casa propria. Come FLP Affari Esteri chiediamo che le domande di rilascio dei passaporti rispettino tassativamente l’ordine di presentazione delle richieste. Non e’ ulteriormente tollerabile che, nel paese dove “la legge deve essere uguale per tutti”, questa Amministrazione continui a considerarla, per alcuni soliti, più uguale degli altri.

Roma, 19 aprile 2023

LA SEGRETERIA