“Costruire il futuro della nuova Pubblica Amministrazione: il ruolo strategico delle risorse umane e dei nuovi modelli organizzativi”

LE PROPOSTE FLP

La FLP pone al centro del confronto con i decisori politici e i vertici delle Amministrazioni alcune proposte operative necessarie per scrivere finalmente una nuova pagina per il miglior funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni. Non pensiamo ad un’ennesima riforma, quanto piuttosto ad una serie di azioni concrete, immediatamente realizzabili, che possano mettere gli operatori del settore in condizione di poter lavorare con efficienza ed efficacia al servizio del Paese.

Agli interlocutori politici, e ai massimi responsabili delle diverse articolazioni amministrative e gestionali, chiediamo per le parti di rispettiva competenza:

  • adeguati investimenti che superino, in modo strutturale, i tagli dei decenni precedenti, e che permettano il dispiegarsi delle azioni necessarie a modernizzare la PA in termini occupazionali e di ripristino degli organici, professionali, infrastrutturali, tecnologici e formativi. Ogni euro ben speso sulla PA produce un moltiplicatore esponenziale per la crescita dell’economia, la tutela della salute e dei livelli di conoscenza e di istruzione, la sicurezza e la dignità del lavoro, il superamento delle diseguaglianze, la fruibilità dei servizi, lo sviluppo della democrazia e della partecipazione.
  •  il superamento dell’eccessiva legificazione che ha reso complicato e farraginoso il rapporto con cittadini e le imprese, ingabbiato la contrattazione, rallentata l’azione amministrativa e operativa;
  •  interventi che semplifichino i diversi livelli istituzionali tra amministrazioni centrali, regionali e territoriali, chiariscano le rispettive competenze, superino duplicazioni, stratificazioni e contraddittori livelli di competenze concorrenti;
  • l’apertura del negoziato per il rinnovo di tutti i Contratti nazionali di lavoro pubblici, evitando il ripetersi della prassi per cui, nonostante i ritardi pluriennali nel loro avvio, si assiste a uno scaglionamento nelle trattative che può protrarsi per anni;
  • il rilancio e la piena effettività della contrattazione integrativa per tutelare il potere di acquisto e accompagnare i processi di innovazione, finanziabile mediante il superamento degli anacronistici e inaccettabili tetti predeterminati sul massimo di spesa, fissati al 2016;
  • la valorizzazione delle competenze interne con il riconoscimento delle professionalità e la definizione di percorsi di carriera oggi negati; l’effettiva istituzione e attivazione dell’Area delle elevate professionalità con la modifica degli attuali organici e la previsione di specifiche posizioni in tutte le Amministrazioni;
  • puntuali investimenti sulla formazione, che costituisce uno dei principali asset per migliorare la qualità delle Pubbliche Amministrazioni, utilizzando tutte le risorse che la tecnologia offre, orientata sempre più alla trasversalità delle competenze, con attenzione a quelle professionalità storicamente meno presenti e che invece sono sempre più necessarie a governare i nuovi processi e le nuove missioni;
  • un piano straordinario di reclutamento che allinei il nostro Paese a quelli dell’Unione Europea in termini quantitativi, e che sia orientato verso le nuove professionalità necessarie;
  • l’implementazione della digitalizzazione, sia come strumento per garantire l’interoperabilità delle diverse banche dati, che per semplificare e modernizzare i processi di lavoro, per renderli maggiormente fruibili e tempestivi;
  • la riprogettazione dei livelli e dei modelli organizzativi, rendendoli meno gerarchici e più orizzontali, valorizzando l’autonomia e la progettualità, con il pieno utilizzo delle nuove modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, dal lavoro agile e da remoto, alle forme di co-working. Fattori questi che, adeguatamente implementati, garantiscono una migliore conciliazione vita-lavoro, favoriscono il benessere organizzativo, liberano i grandi centri urbani dal congestionamento, contribuiscono al risparmio energetico e al contrasto all’inquinamento ambientale.

Roma, 19 marzo 2024