CHI SIAMO? COSA VOGLIAMO? DOVE ANDIAMO?!

DPR18
Art. 181. Spese di viaggio per congedo o ferie. Al personale in servizio all’estero spetta ogni 18 mesi, ed a quello che si trova in sedi particolarmente disagiate ogni 12 mesi, il parziale pagamento delle spese di viaggio per congedo in Italia anche per i familiari a carico.

È servito solo un volantino della FLP a scuotere l’Amministrazione e farla correre ai ripari sull’increscioso stallo venutosi a creare per le inadempienze contrattuali della Cisalpina che hanno causato enormi disagi ai colleghi che prestano servizio nelle sedi estere.
Il messaggio dell’Amministrazione datato 20/06/2023 a tutte le sedi estere è, di fatto, una conferma di quanto denunciato dalla FLP.
Era chiaro, infatti, che il precedente sistema, ormai, provocava solo disservizio e malcontento, con possibili responsabilità sui controlli e la salvaguardia degli interessi della PA.
Il possibile danno all’erario era latente, quindi, con un semplice messaggino pit-dir si è stati costretti a stravolgere la vecchia normativa del DPR 18 che stabiliva il rimborso della somma spesa per il viaggio di congedo. Siamo sempre decisamente convinti che eventuali modifiche al DPR 18 vadano fatte con una norma di pari livello e non con il solito messaggino buono a salvare capre e cavoli. Questo non solo non è corretto, né migliorativo per i diritti dei lavoratori, ma cambia completamente il meccanismo di riferimento che espone i dipendenti a maggiori incertezze e riduzione potenziale dei propri diritti.
Al momento, questo nuovo sistema di “costo massimo” per i biglietti di congedo modifica radicalmente la natura dell’operazione che non prevede più il rimborso del biglietto acquistato sulla base di un costo effettivo da preventivo di spesa, ma riconosce al dipendente un rimborso rispetto all’ammontare speso che potrebbe essere inferiore a quello effettivo, per via dell’imposto massimale.

Purtroppo non viene presa in esame, la correlazione tra costo del biglietto e stagionalità. Nel messaggio si parla di “revisione delle tabelle con cadenza regolare” ma non si stabilisce un calendario preciso. Non vorremmo trovarci, tra qualche mese, a guerreggiare per chiedere la revisione di tabelle obsolete. Apprezziamo che alla nostra richiesta di urgente risoluzione, data la situazione “appesa” di molti colleghi e rispettive famiglie, l’Amministrazione abbia trovato velocemente una strategia alternativa, ma sicuramente, adesso, è necessario subito un fattivo confronto con le Organizzazioni Sindacali. Vorremmo anche noi poter leggere lo studio di mercato della società Mercer soprattutto in un settore, come quello dei trasporti aerei, dove le tariffe cambiano in base a decine di variabili tipo stagionalità, corsi cambiari, costo del carburante etc. etc. Esistono criticità che necessitano di un profondo ragionamento. Tra le altre, il fatto che l’acquisto del biglietto dipende dalla definizione dei piani ferie e il dipendente non può certo acquistare un biglietto a gennaio o febbraio o marzo per una partenza a luglio! Sappiamo infatti che si è costretti a prenotare con poco anticipo (ancor di più in occasione dei periodi di alta stagione). Come FLP Affari Esteri, abbiamo fatto una proposta all’Amministrazione: quella di non sostituire questa nuova procedura alla precedente basata sui preventivi della Cisalpina, ma che ad essa sia affiancata. Tale complessiva procedura alternativa coprirebbe totalmente tutte le casistiche esistenti, comprese quelle degli eventuali rincari straordinari. I colleghi potrebbero utilizzare la più fluida nuova procedura nel caso il costo rientrasse nei massimali stabiliti dalla Mercer Italia, in caso contrario si potrebbe percorrere la procedura del preventivo con la Cisalpina, con gli inevitabili noti disagi ma con la possibilità di poter affrontare costi e rimborsi effettivi.
Ci aspettiamo un accoglimento positivo alla proposta e, senz’altro, confronti successivi per migliorare questo strumento che, al momento, rappresenta soltanto un dispositivo di emergenza nato per far fronte alle disfunzioni della Cisalpina.

In merito alla Cisalpina, la FLP Affari Esteri

CHIEDE

di conoscere se l’Amministrazione stia continuando a pagare regolarmente servizi che, di fatto, vengono forniti in modo insoddisfacente o solo parzialmente forniti; In caso affermativo… per quale ragione?

CHIEDE

di conoscere se l’Amministrazione abbia applicato penali, e quante, per le reiterate infrazioni sulle tempistiche previste dal contratto; in caso negativo, è necessario conoscere le motivazioni di tale decisione;

CHIEDE

l’eventuale immediata risoluzione unilaterale del contratto per gravi e reiterate inadempienze, e relativa pubblicazione di un nuovo bando di gara; il non accoglimento di questa richiesta dovrà necessariamente essere ben motivato.

Quello che chiediamo è solo l’applicazione della norma che prevede il rimborso del costo del biglietto di congedo in Italia come stabilito dal DPR18.

Nulla sarebbe più semplice e liberatorio per tutti che ottenere un prepagato totale, per i viaggi di trasferimento, per le missioni, le assegnazioni brevi e, infine, per i congedi.
Lo si faceva, ai tempi che furono, nel vecchio e glorioso MAE con un’agenzia di viaggi collocata fisicamente al piano terra. Funzionava e risolveva!
Infine, altra procedura importante da rivedere è quella del viaggio di trasferimento. Ad oggi, per mera comodità di gestione dell’Ufficio IX della DGRI, il prepagato è concesso solo per i trasferimenti da Roma. La norma vuole, al contrario, che TUTTI i viaggi di trasferimento siano erogati dall’Amministrazione. Non è prevista la procedura del rimborso, procedura instaurata dall’Ufficio in parola.
Il problema emerge quando un collega si trova a dover fronteggiare un costo ingente di trasferimento, come accaduto qualche mese fa per un trasferimento dagli Stati Uniti all’Australia, ampiamente denunciato. In queste casistiche di straordinarietà, l’Ufficio IX DEVE provvedere senza indugio, con sua buona pace, a quanto stabilito dalla normativa: il rilascio del PREPAGATO.

La FLP Affari Esteri pretende dall’Amministrazione attenzione anche ai particolari “collaterali”. Sono anche questi dettagli che possono determinare la scelta per un collega nel trasferirsi o meno a prestare servizio all’estero. ISE ridotta mediamente del 20%, maggiorazione abitazione non sufficiente, carico di lavoro e responsabilità aumentato sensibilmente, profilo unico abusato ripetutamente, caro vita a cui non segue un adeguato aggiornamento dei coefficienti di Sede, se adesso aggiungiamo anche il rischio di un rimborso parziale del titolo di viaggio… sono tutti fattori che disincentivano il personale a far domanda di trasferimento. Al contrario, l’Amministrazione dovrebbe costantemente elaborare fattori di incentivazione che facilitino la vita lavorativa e il benessere di tutti!

Roma, 4 luglio 2023

LA SEGRETERIA