LA FORMAZIONE DEL PERSONALE PRIMA DI TUTTO PRESENTATO IL NUOVO PROGETTO

Lo scorso 1° dicembre si è tenuto, presso la Sala Riunioni dell’Unità di Formazione, il primo incontro dedicato al nuovo progetto formativo previsto dal protocollo d’intesa firmato dai Ministri Tajani e Zangrillo e dalle OO.SS. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, che rappresenta il fulcro dell’accordo.

Al tavolo hanno partecipato sia le organizzazioni sindacali presenti all’interno del MAECI che i funzionari diplomatici; in particolare sono intervenuti il Vice DG del Personale Min. Plen. Peruzzi, il Capo dell’Unità di Formazione Min. Plen. Egoli, il referente della Formazione presso la DGRI Min. Plen. Baldi ed il responsabile dell’URSI Min. Plen. De Santis.
In rappresentanza della Pubblica Amministrazione, erano presenti il Cons. Diplomatico del Ministro Min. Plen. Leone ed il dott. Angeletti.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i contenuti essenziali del nuovo progetto di formazione, che sarà presto consultabile da tutto il personale attraverso un Catalogo della Formazione realizzato congiuntamente.

I corsi sono stati ideati per un’offerta formativa mirata alle esigenze di tutti partendo dal personale appartenente alla Carriera Diplomatica, passando per i dirigenti e funzionari, tutte le aree funzionali e per terminare al personale a contratto in servizio presso le nostre Rappresentanze all’estero.

Dall’analisi della bozza progettuale emergono vari elementi destinati a costituire i pilastri dell’intero impianto: un progetto sicuramente ambizioso attorno a cui ruoteranno le esigenze di tutti i profili professionali presenti all’interno del MAECI non tralasciando, ovviamente, la necessità di creare dei focus sulle specificità dei profili che andranno ad operare all’estero. Ci troviamo a poter parlare di una formazione che sarà “trasversale” ma, allo stesso tempo, anche “specifica” ed “inclusiva”.

Secondo quanto illustrato, il percorso formativo si fonda sui principi di universalità, obbligatorietà, continuità e inclusività, con l’obiettivo di fornire strumenti adeguati all’esercizio delle funzioni, soprattutto in contesto estero. Progettualmente trattasi di un’offerta formativa ben variegata che poggia sostanzialmente sulle piattaforme SYLLABUS e a breve, sulla nuova piattaforma MAECI MOODLE, al momento in fase di ristrutturazione.
Nel confronto è emersa, la possibilità di inserire il percorso formativo e i relativi attestati in un fascicolo formativo personale accessibile tramite Scrivania Web,

Pur riconoscendo il notevole sforzo messo in pratica dall’Amministrazione per un cambio di rotta che definiamo “epocale” nel settore formativo, come FLP Affari Esteri abbiamo posto l’attenzione su tre criticità principali.

1. Formazione per il rientro in Sede Centrale
Pur riconoscendo il valore primario della formazione in chiave estero, abbiamo posto in rilievo la formazione “al contrario” ovvero un percorso formativo per i colleghi che in rientro dall’estero possano aggiornarsi sulle procedure e sulle piattaforme operative in uso a Roma. Su questo punto abbiamo riscontrato la disponibilità dell’Amministrazione a considerare seriamente quanto da noi esposto con un impegno a mettere in atto strumenti più idonei.

2. Fruizione delle ore di formazione e comportamento dei CapiUfficio/Missione
Abbiamo invitato a porre particolare attenzione sul comportamento di alcuni Capi Ufficio/Missione che, invocando esigenze di servizio non sempre giustificate, limitano la possibilità per il personale di usufruire delle ore di formazione previste dall’accordo.
A tal fine saremo particolarmente vigili e attenti affinché, per i colleghi in servizio a Roma, l’offerta formativa non venga esclusivamente relegata alle ore di lavoro agile.
Anche su questo punto, abbiamo ricevuto assicurazioni che l’Amministrazione sarà particolarmente attenta che ciò non accada implementando azioni di sensibilizzazione nei confronti dei Capi Ufficio.

3. Formazione pre-posting e mancanza di ambienti operativi reali
In ultimo abbiamo posto l’accento su una criticità che purtroppo accompagna da anni i corsi formativi pre-posting che allo stato attuale presentano una totale assenza di interscambiabilità operativa tra le piatteforme consolari (SIFC ed Lvis) e quella contabile (SIBI), che impedisce ai colleghi di esercitarsi in un ambiente realistico prima della partenza.
Abbiamo invitato l’Amministrazione ad aprire un momento di confronto con la Società esterna che gestisce il funzionamento di tali piattaforme, al fine di individuare una soluzione tecnica che possa consentire ai colleghi un prodotto teorico ma soprattutto un supporto pratico–operativo che riporti fedelmente la modalità estera in cui andranno ad operare.
Si potrebbe ipotizzare una sorta di “Consolato Virtuale” o, in mancanza, l’attivazione di stage a piccoli gruppi presso le due rappresentanze su Roma (Vaticano e ONU FAO) dotate di sistemi amministrativo-contabili identici a quelli esteri.
Su questo punto l’Amministrazione ci ha detto di essere ben al corrente di quanto esposto e ci ha assicurato il massimo impegno alla soluzione delle anomalie evidenziate.

Ribadiamo la volontà che la formazione del personale MAECI raggiunga un livello altamente qualificato tanto sotto l’aspetto teorico quanto sotto quello pratico, nell’interesse collettivo e dell’intera Amministrazione.

Continueremo a monitorare con attenzione che il percorso presentato corrisponda effettivamente alla realtà e alle esigenze dei lavoratori in quanto il sindacato si sta già focalizzando su criticità già presente che saranno oggetto di successivi comunicati e richieste all’Amministrazione.

FLP Affari Esteri – Coerenza, impegno, risultati.

Roma, 04/12/25